Parere positivo al rifinanziamento della legge 13/1989, “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”. In arrivo 180 milioni dal Governo che verranno ripartiti alle Regioni per finanziare le domande di contributo dei privati cittadini rimaste inevase a marzo 2017. Il Fondo Nazionale finanzierà gli interventi finalizzati ad abbattere tutti quegli ostacoli domestici presenti in appartamenti o spazi comuni dei palazzi (scale, gradini, rampe ripide, corridoi stretti) che limitano o impediscono l’autonomia dei disabili.
Abbattimento barriere architettoniche: riparto dei fondi alle regioni.
I 180 milioni previsti dal fondo verranno così ripartiti:
Abruzzo 4,4 milioni, Basilicata 15,2 milioni, Campania 13,5 milioni, Emilia-Romagna 29,3 milioni, Lazio 19,2 milioni, Liguria 275 mila euro, Lombardia 25,3 milioni, Marche 11,3 milioni, Molise 1,1 milioni, Piemonte 25,7 milioni, Puglia 4 milioni, Sardegna 3,2 milioni, Sicilia 4,4 milioni, Toscana 2,9 milioni, Umbria 11 milioni, Veneto 8,4 milioni.
Abbattimento barriere architettoniche: come funzionerà
Lo schema di decreto approvato per la ripartizione dei contributi prevede la suddivisione delle risorse tra tutte le Regioni che hanno presentato il fabbisogno inevaso, in base alla legge 13/1989.
Dopo la firma del decreto, che sarà pubblicato sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ed entrerà in vigore quindici giorni dopo, le risorse destinate saranno ripartite tra i Comuni del territorio, che potranno far scorrere le graduatorie dando precedenza alle situazioni più gravi.
Le richieste di contributo vanno presentate nel Comune dove è situato l’appartamento oggetto dell’intervento edilizio entro il 1° marzo di ogni anno (il termine definisce solo l’anno della graduatoria in cui rientrerà la domanda). Deve essere allegato il verbale di una Commissione pubblica di accertamento della invalidità (invalidità civile, handicap, Inail ecc.).
Abbattimento barriere architettoniche: detrazioni IRPEF 2018
Come riportato dal sito dell’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° gennaio 2018 le spese di ristrutturazione edilizia dedicate all’abbattimento delle barriere architettoniche tornano a godere del 36% di detrazione IRPEF da calcolare su un importo massimo di 48.000 euro (dopo il periodo 26 giugno 2012 – 31 dicembre 2017 in cui la detrazione era stata portata al 50%).
Rientrano tra queste spese quelle sostenute per ascensori e montacarichi, elevatori esterni all’abitazione e le spese effettuate per l’eliminazione di scale/gradini a favore di rampe ecc.
Per le prestazioni di servizi relative all’appalto di questi lavori, è inoltre applicabile l’aliquota Iva agevolata del 4%, anziché quella ordinaria.
Edildati ogni 10 giorni rileva tutte le concessioni edilizie riguardanti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, autorizzate dai Comuni delle Marche e dell’Emilia Romagna.
Se lavori in un’azienda specializzata in ascensori, mini ascensori, montascale e in generale ausili per il miglioramento dell’accessibilità degli edifici puoi utilizzare EDILDATI per conoscere i dati dei prossimi cantieri della tua zona d’interesse.